Minoranze silenziose – Quelli che hanno capito la pubblicità della sanità

Minoranze silenziose – Quelli che hanno capito la pubblicità della sanità

Ripenserei che non sei qua
ma mi distrae la pubblicità

(da Sere Nere  dell’album 111 di Tiziano Ferro)

Quando ho visto la pubblicità della sanità mi sono chiesta: cosa ci fa Gegia vestita da infermiera? Poi mi sono resa conto che non era lei. Forse se fosse stata Gegia (foto a destra), questo manifesto avrebbe avuto più senso. Io ho avuto difficoltà a capire cosa pubblicizzasse questa pubblicità. Secondo il sito ufficiale serve a «celebrare i trent’anni dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale [e] per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulla “buona sanità” offerta dal Servizio Sanitario Nazionale.»

Meraviglioso. Non aspettavamo altro! Certamente quello che manca alla sanità italiana non sono gli infermieri, i posti letto,  i macchinari per le radiografie, la carta igienica nei bagni… No quello che manca alla sanità  è una bella sferzata di ottimismo! E così ecco che nelle grandi città è pieno di questo manifesto misterioso (nella foto addirittura alla Festa del Cinema di Roma). Sono andata anche da chi ne capisse qualcosa ed ho letto l’apposito post di Spotanatomy. Tuttavia credo di aver avuto una folgorazione e di aver capito il VERO senso di questo manifesto. Vedete, io ho molte infermiere tra i miei parenti e so che nella maggior parte dei film il cappello dell’ infermiere è a dir poco risibile e lontano dalla realtà.

Ma questo, vedete, questo che indossa la modella di Toscani è proprio campato in aria. Perchè non solo nei cappelli veri la croce rossa non c’è, ma qui è pure sbagliata. Perché non è rossa. E l’unica croce bianca che io conosco sapete qual’è? Quella della bandiera svizzera! Dunque questo manifesto sembra dire al paziente: ma che stai a fà qua? vattene negli ospedali svizzeri! hai visto che bel pezzo di figliole che ci sono?

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