GIOVANNI

Nome completo: San Giovanni Battista
Codice: GIOVBAT
Sesso: M
Vita: prima metà I sec.
Festa: 24 giugno

Categoria temporale: biblico
Categoria geografica: orientale
Merito religioso: martire
Motivazione devozionale: intercessore

Biografia
Nacque miracolosamente quando i genitori Zaccaria e Elisabetta erano già anziani e esultò nella pancia della madre all’arrivo di Maria incinta. Dopo un periodo di eremitaggio nel deserto, iniziò la sua predicazione in Israele e cominciò a impartire il battesimo (anche a Gesù). In seguito alle accuse di immoralità rivolte a Erode Antipa, fu da questi imprigionato. In occasione di un banchetto Erodiade spinse la figlia Salomé a richiedere la testa di Giovanni, che venne decapitato.

Culto
La tomba è venerata a Sebaste, ma il culto si diffuse prestissimo (vd. la chiesa lateranense fondata da Costantino) anche attraverso i monaci (che lo considerano l’iniziatore della vita ascetica), e l’Ordine degli Ospitalieri (Cavalieri di San Giovanni). È considerato il primo nella gerarchia dei santi; è titolare di tutti i battisteri e protettore degli ordini di assistenza ai condannati a morte. Tra le chiese che sostenevano di avere la testa del santo ci sono la cattedrale di Anagni e due chiese romane (San Silvestro in Capite e San Giovanni dei Fiorentini).

Patronati: sarti, pellicciai, conciatori, prigionieri, condannati a morte, spadai, musicisti, trovatelli, mal di testa; Genova, Firenze, Torino

ICONOGRAFIA

Tipologia: eremita con volto emaciato
Attributi: barba lunga e capelli arruffati, a petto scoperto e vestito con una pelle di capra; a volte con manto rosso, agnello mistico con croce, conchiglia, rotolo profetico, stendardo con scritta “Ecce agnus dei”; testa su piatto
Scene: infanzia, predicazione e battesimo di Gesù, banchetto di Erode, decollazione; Deesis (con manto rosso o verde), in associazione con Giovanni Evangelista, sacra famiglia con Giovannino

Bibliografia
BS, 1966, vol. VI, coll. 599-624
KAFTAL 1965, coll. 601-616
LANZI-LANZI 2003, pagg. 44-46
REAU, 1958, vol. II, pagg. 431-441


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