MARIA

Biografia
Nacque in Galilea a Nazareth e dopo l’Annunciazione e l’incontro con Elisabetta si sposò con Giuseppe. Il parto avvenne a Betlemme ma dopo la purificazione al tempio e l’incontro con Simeone, sfuggì alla persecuzione di Erode rifugiandosi in Egitto per due anni; quando Gesù era dodicenne avvenne l’episodio dello smarrimento a Gerusalemme. Dopo le nozze di Cana, Maria riappare nei Vangeli solo nella Crocifissione, durante la quale Gesù la affida all’apostolo Giovanni.

Culto
Gli scritti apocrifi riguardanti Maria furono composti tra il II e il VII sec. Il principale è Il Protovangelo di Giacomo, il più antico e diffuso, di cui Il Vangelo dello pseudo-Matteo e Il Vangelo della nascita di Maria sono rifacimenti; esso diffuse le feste della concezione, nascita, e presentazione al Tempio e di Gioacchino e Anna. Altri scritti riguardanti Maria sono Il Vangelo arabo dell’infanzia, La storia di Giuseppe il legnaiolo e Il Transito di Santa Maria. Fin dal II sec. molti teologi esaltarono la figura di Maria tra cui Ignazio, Ireneo, Clemente Alessandrino, Origene, Tertulliano, Ambrogio, Epifanio, Cirillo, Agostino. La divina maternità di Maria fu definita dal Concilio di Efeso (431) e in seguito ne vennero stabilite la verginità (649), l’immacolata concezione (1854) e l’assunzione (1950). La scolastica stabilì il culto di ‘iperdula’ dovuto a Maria (inferiore alla ‘latria’ dovuta a Dio e superiore alla ‘dulia’ dovuta ai santi); lasciano discorsi mariani Rabano Mauro, Pier Damiani, Tommaso d’aquino, Iacopo da Varagine, Bernardino da Siena. In Oriente esistevano diverse feste e in particolar modo nel VII sec. monaci orientali introdussero quelle della purificazione, annunciazione, assunzione, e natività. Dal X sec. si consacra a Maria il sabato e dal XIV sec. si diffusero la festa della visitazione e della presentazione al tempio, dal XV quella della concezione. In età moderna furono istituite, tra le altre, le feste della Madonna del Rosario (di origine domenicana), del Carmine (dei Carmelitani) e dei Sette Dolori. Dal IV sec. comincia ad entrare in uso il titolo di Theotòkos e dal X sec. quello di Madre della Misericordia. Altre forme di culto sono la devozione ai gaudi e ai dolori di Maria, il ‘piccolo ufficio’, il Rosario e altre preghiere (Ave Maria, Salve Regina, ecc.), le sacre rappresentazioni, le Confraternite mariane. I principali santuari mariani italiani sono quelli di Montevergine (sec XIII) e di Loreto (sec XIV). Molto diffusa la venerazione di reliquie (latte, capelli, anello di fidanzamento, ecc.).

Patronati: intercessione per le anime, aspetti della natura (sia alimenti che elementi astratti come acqua e fuoco), della vita familiare (soprattutto matrimonio e parto), malattie (peste), aviatori, marinai e alcune nazioni.

ICONOGRAFIA

Tipologia:
Attributi: I primi tipi più diffusi sono di una vergine-imperatrice orante di origine bizantina. Dal IX al XVI sec. tre tipi: madre col figlio, episodi della vita, miracoli. Nel XIV sec. nasce la rappresentazione della Madonna della Misericordia (che protegge i fedeli raccolti sotto il suo mantello), nella prima metà del XV sec. la Madonna del Rosario, nel XVI sec. l’Addolorata (con il cuore o il capo trafitto da sette spade).
Scene:

Bibliografia
BS, 1967, vol. VIII, coll. 814-962
LANZI-LANZI 2003, pagg. 100-102
REAU, 1958, vol. III,1?, pagg. 70-125, 174-187


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