Minoranze silenziose – Quelli che continuano a non avere l’ADSL

Minoranze silenziose – Quelli che continuano a non avere l’ADSL

Il recente commento di un lettore al mio post sull’ADSL mi ha fatto notare che si, è passato un anno, siamo ancora senza ADSL e continua ad arrivare gente da google che cerca “schifo ADSL” o simili. E il Wi-MAX? Ah ah ah! ma perchè voi ci credevate davvero? La soluzione per le “zone disagiate” è sparita nel nulla. Ma poi che vuol dire? I giornali scrivono zone disagiate, comunità montane e uno si immagina una baita sotto la neve dove quattro architetti in vacanza bevono Amaro Lucano vicino al focolare. Non vi preoccuptae, che i quattro architetti c’hanno soldi per mettere l’internet satellitare.
Le zone dove non c’è l’ADSL non sono nemmeno solo i paesini con 400 abitanti nelle ridenti prealpi, tanto carini ma tanto in via d’estinzione. Il mio paese ha 1800 abitanti, ha una zona industriale ed è in collina! Ha un altezza media di 318 metri sul livello del mare! Il punto più alto di Roma è a 377 metri,  a Napoli 457,  a Torino 715.
E visto che parliamo di numeri l’ultimo rapporto sulla banda larga nelle famiglie italiane [PDF qui] conferma che l’aumento è diminuito. Sembra un controsenso? L’aumento della diffusione dell’ADSL è diminuito: siamo a un misero 2%. Perché? L’Osservatorio sulla Banda Larga dice che è sostanzialmente dovuto “all’avvicinarsi della soglia di saturazione della base accessibile broadband, ossia delle famiglie alfabetizzate IT“. Infatti le famiglie senza ADSL sono 14 milioni, di cui 11 non hanno un PC. Se ne deduce che 3 milioni di famiglie in trepida attesa vengono confuse con quelle “famiglie” (di cui magari una gran parte è formata da pensionati vedovi ultrasessantenni) che non ritengono utile il computer, figurati l’ADSL:
Le famiglie italiane citano tra i maggiori ostacoli all’adozione dei servizi broadband l’inutilità e l’assenza di copertura. Mentre il secondo fattore appare in via di progressiva risoluzione, in virtù dell’estensione della copertura ADSL, la percezione dell’inutilità di un accesso broadband a Internet appare strettamente connessa alla ridotta diffusione dei PC nelle case degli italiani e, quindi, ad una condizione più strutturale ed in più lenta evoluzione.
Campa cavallo che l’erba cresce.
La verità è che la Telecom mette l’ADSL a caso (per non dire altro) e secondo un unico criterio: dove la pagano gli enti pubblici. Altro che petizioni! Che bel metodo: campare di rendita con la rete stesa a suo tempo in città e sgraffignare qualche finanziamento pubblico per mettere la rete nelle “zone disagiate” che abbiano qualche appoggio politico. Ma d’altra parte hanno ragione: perchè impegnarsi sull’ADSL quando è già sorpassata dalla fibra ottica e dal satellite? Come dice Grillo a proposito del digitale terrestre, è una tecnologia nata morta. E noi, in tutto questo, siamo sotto terra.

7 thoughts on “Minoranze silenziose – Quelli che continuano a non avere l’ADSL

  1. ragazzi ma pensare ad alternative come l’hsdpa che va da dio, non paghi canoni e ti porti dove vuoi no eh?
    l’adsl sarà a breve una tecnologia morta…

  2. Come dice Grillo a proposito del digitale terrestre, non è che l’ADSL è arrivo sulla terra, è arrivato SOTTO terra: direttamente morto!
    Comunque dubito che nelle cosiddette “zone isolate” funzioni così bene l’hsdpa: funziona già a singhiozzo la linea cellulare normale…

  3. sono 4 anni che aspetto mi venga messo l’adsl dopo infinite richieste,ora vengo a sapere da Telecom(o telecazz)che per un solo utente loro non si impegnano a cambiare il doppino,non sò più che pesci prendere,Wimax è una leggenda e le chiavette non mantengono quello che dicono,senza contare che costano.
    Ma dico,siamo nel 2009,in Korea viene installato internet in ogni nuova costruzione,fra un paio d’anni in giappone viaggeranno con un paio di Gb…a,vero siamo in Italia.Vi prego, consigli?

  4. a me dicono (telecom) che il numero di telefono 539 è vecchio… e per ciò non è possibile attivare l’adsl,anche se c’e’ la copertura…sapete qualcosa a riguardo??

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